Un pesce alato, il logo è azzeccato
Sembrerebbe potersi dire questo, nell'analizzare la linea di sviluppo di Best, dal 2005/2006 si era distinta solo per la creazione di CKite di rispetto, lo Yarga, che poteva paragonarsi agli allora arci-spadroneggianti North.
Fino al lontano 2006 quando da "timida" azienda americana, con azzeccate scelte di marketing (una campagna aggressiva di prezzo ed una politica di distribuzione diretta) e di R&D (prendendo uno dei migliori kitedesigner, quello della EH), cambiò il panorama del kite moderno immettendo sul mercato lo storico Waroo 2006. Da allora, è un dato di fatto, il nostro mondo non fu più lo stesso; una azienda aveva, di colpo, quasi dimezzato il costo dei kite proponendone uno che era se non il migliore, tra i migliori e più avanzati. Erano i primi anni di sperimentazione degli SLE, e Best fu la prima ad imboccare la strada maestra che ha poi ispirato e "scritto" le pagine moderne di disegno e sviluppo di questa classe di kite. In tanti dissero che si trattò di casualità, chi di fatalità, chi di vero colpo di culo. Fatto sta che, con lo scopo praticamente dichiarato di non voler pagare i diritti ai detentori di brevetto "BowKite" (gli arcinoti fratelli Legagneux), il designer pensò di variarne gli aspetti sostanziali partorendo il Waroo. Quel tentativo fù l'inizio di una vera fortuna in casa del pesce volante che di anno in anno riuscì a migliorare gli aspetti generali e la qualità realizzativa fino al 2009, la generazione di Waroo più performante ed equilibrata di sempre. Si devono a Best da quegli anni una serie di innovazioni tecnologiche e realizzative che tuttora ritroviamo nella maggior parte della produzione moderna.
a) primo kite (Waroo 2007) ad avere un sistema di cucitura della leadingedge rinforzata doppia con zig-zap tri-stitch e doppia dritta. Questa scelta influenzerà la produzione generale da lì a seguire.
b) la prima barra (Best bar 2007) con double-depower main line e stopper ball scorrevole, da allora e fino ad oggi, una scelta progettuale copiata da tutte le case costruttrici del mondo. c) Semplificazione/riduzione fino alla eliminazione delle carrucole dalle briglie back dell'SLE (fino al Waroo 2008). Adesso sulla stessa strada, praticamente nessun drand usa pulley sulle back. (salvo alverle reintrodotte quest'anno sul kahoona) d) Multi-settings backline /bar setup. Si deve al Waroo 2008 l'adozione del multi settaggio spostando il punto di attacco delle backlines su più posizioni. Tutt'oggi la maggior parte dei kite l'anno utilizzata: in genere più esterna la connessione della back, più leggerezza di barra, più depower. Quella interna barra più dura, meno depower, più wakestyle. e) primo quick-release a spingere, semplice, nella produzione di massa: Best bar 2009. f) primo kite con briglie corte. Il kite non può passare attraverso il castello di briglie rendendo molto maggiore la sicurezza. Ancora oggi non tutti i kite hanno questa caratteristica. g) introduzione di punti di aggancio del leash re-ride sulle front e sulle back (Best bar 2008), una scelta "costosa" ma sicura e che non sopravvisse al verbo della semplificazione ed al fatto che quasi nessuna azienda ne capì l'importanza (a parte Sligshot, successivamente Lou Wainmann, e poche altre) convincendo Best a progressivamente rimuovele (risparmiando per giunta in costi di produzione) fino alla loro definitiva scomparsa attuale.
Dopo quell'anno un periodo difficile, il 2010, il management di Best troppo filo-americano (negli USA tirava a bomba il Nemesis HP, una macchina da salto, impossibile da usare unhooked) ma esterofilo decise di ritentare la fortuna, di ripercorrere l'esperienza del Waroo 2006, figlio migliore di una variante brevettuale che finì per cancellare il concetto "bow" e tuffarsi nel mondo dei Delta. Mai peggiore idea, assieme a quella di abbandonare lo sviluppo dei C-Kite (il glorioso Yarga) portò, ispirandosi al "nuovo" F-one Bandit, all'aborto del Waroo 2010, un ibrido "Delta" dalle caratteristiche miopi ed infelici tanto da costringere la produzione a rimettere sul mercato il vecchio ed affidabile Waroo 2009 ribattezzandolo Bularoo 2010. Fù un passo falso che costò carissimo, una buona parte dei clienti Best indispettita cambiò brand, non più allettata da risparmi di anno in anno sempre minori (a causa anche di una qualità costruttiva che migliorava drasticamente di serie in serie).
Da allora, sembra una vita fa, ancora i complimenti a Best che si è saputa reinventare dal 2011 al 2015. Cambio / ridefinizione dello storico logo, cambio nella comunicazione e nel sito, cambio nella strategia di supporto ai clienti (la prima azienda al mondo con garanzia a vita, logicamente sotto dovute precisazioni), cambio di strategia e marketing e proprietà... Tutto porta a quello che è adesso Best, una delle più importanti aziende di settore, che può vantare una "scuderia" di campioni di razza, presente in ogni competizione e molto ben rappresentata sulle nostre spiagge. Ma, come suggeriamo sempre, è opportuno farsi sempre un'idea diretta di ogni kite dopo una prova in acqua. Cerca il rivenditore più vicino e dicci che ne pensi dei kite che provi nei commenti sotto!
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